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(4-3-3): Iezzo; Grava, Romito, Maldonado, Savini (44' st Giubilato); Montervino, Fontana (20' st Montesanto), Bogliacino; Capparella (36' st Sosa), Calaiò, Pià. (Gianello, Amodio, Vitale, Grieco). All. Reja
(4-4-2): Sassanelli;
Calabro (2' st Barusso), Lonardo, Trinchera, Terracciano; Brutto
(12' st Machado), Togni, Menolascina,
Piccioni; Vadacca (36' st Di Bari), Ascenzi. (Apuzzo, De Giosa,
Romito, Caracciolese). All. Bitetto
Cronanca:
Il Napoli vince e, finalmente, è proprio il caso di dirlo,
convince. Rifila un bel passivo di tre marcature ad un Manfredonia
che lascia giocare senza arroccarsi nella propria area di rigore.
Ma anche merito del gioiellino di Gaetano Fontana su calcio
di punizione che sblocca il risultato, così come il nervosismo
di pugliesi che termineranno la gara in nove.
In campo Reja manda un Napoli con il nuovo 4-3-3 con Bogliacino
ad agire mezzo sinistro, con Pià e Capparella
veri e propri attaccanti al fianco di Calaiò. Bitetto
conferma il suo 4-4-2 ma deve fare a meno di Mariniello
e Di Bari sostituiti da Togli e Terracciano.
Il Napoli parte subito a razzo con due emozioni nei primi quaranta
secondi di gioco, nella seconda occasione con il portiere Sassanelli
che svetta in angolo su colpo di testa di Calaiò.
Il Manfredonia risente della pressione del San Paolo nei primi
minuti di gioco, ma i partenopei non riescono ad approfittarne.
Clamoroso il sinistro di rara bellezza di Mariano Bogliacino
dal vertice sinistro dell'area che si stampa sulla traversa a
portiere nettamente battuto. Il Napoli tiene il possesso palla,
ma non quello sterile delle ultime domeniche: fa girare bene il
pallone allargando le maglie della difesa avversaria. Alla mezz'ora
fallaccio di Terracciano su Pià; alla battuta
c'è Fontana, colpo secco e pallone che s'insacca
come telecomandato sotto il sette alla destra del portiere ospite
impietrito. Il Napoli ci prende gusto da calcio da fermo, e Maldonado
qualche minuto dopo scaglia il "suo" solito bolide che
viene deviato in angolo.
La ripresa inizia con la stessa musica, con il Napoli determinato
a chiudere il match. Ci prova Calaiò ma il suo tentativo
termina alto. Ma la partita la chiude il Manfredonia, o
meglio il napoletano Terracciano, che già graziato
in ben due occasioni si fa sventolare sotto il naso il secondo
cartellino giallo che gli vale il rosso. Napoli in superiorità
numerica, partita in discesa dunque, ma ancora di più quando
Romito in maniera assolutamente regolare anticipa il portiere
insaccando di testa in rete. Le proteste pugliesi non accennano
a placarsi, mentre Romito ha anticipato il portiere prima
che bloccasse il pallone. Ne fa le spese Menolascina che
esagera nelle proteste e l'arbitro non può fare altro che
concedergli la doccia anticipata. Manfredonia in nove,
ma ci prova con Ascenzi che da posizione abbastanza decentrata
tira addosso a Iezzo. Questa l'unica azione della compagine
di Bitetto, troppo poco, allora il Napoli legittima la
vittoria triplicando con Montervino. Cross dalla sinistra di Savini,
e Sosa, entrato in precedenza per Capparella, fa
da sponda per Montervino che batte Sassanelli. Gloria
per tutti, tranne che per Calaiò che ha cercato
il gol come un indiavolato ma che può per il momento "accontentarsi"
di una buona prestazione al servizio della squadra.